Taurasi

Il Taurasi, che è stato il primo vino a meritare la prestigiosa DOCG, è prodotto in una zona a nord-est del capoluogo Avellino.

Il Taurasi, che è stato il primo vino a meritare la prestigiosa DOCG, è prodotto in una zona a nord-est del capoluogo Avellino. Il suo vitigno, l’aglianico, è tra i più antichi prendendo il nome dal termine “vitis hellenica”, introdotta dai coloni greci.
Ritenuto uno dei “più grandi rossi”, è consigliato con lasagne, selvaggia, arrosti, funghi, formaggi freschi e stagionati. Ha colore rubino intenso che tende al granato ed acquista riflessi arancioni con l’invecchiamento.
Ha odore gradevole, sapore asciutto e aromatico e una gradazione che arriva a 12°.

SCHEDA
Colore: rubino intenso tendente al granato (con l’invecchiamento acquista anche riflessi arancioni)
Odore: caratteristico, etereo, gradevole più o meno intenso
Sapore: asciutto, pieno, armonico, equilibrato, con retrogusto persistente
Titolo alcolometrico minimo: 12%
Acidità totale minima: 5 per mille
Estratto secco netto minimo: 22 per mille
Vitigni: aglianico. E’consentito l’uso di altri vitigni a bacca rossa non aromatici, purché autorizzati per la provincia di Avellino, fino ad un massimo del 15%)
Resa max per ettaro: 100 quintali
Titolo alcolometrico minimo: per il Taurasi 11,5%, per la tipologia riserva 12%. Quando viene messo in vendita deve arrivare al 12,5%
Invecchiamento: almeno tre anni, di cui uno in legno; se riserva quattro, di cui diciotto mesi in legno. Tale periodo decorre dal primo dicembre dell’annata di produzione delle uve. E’ possibile, inoltre, aggiungere vino giovane Taurasi fino al max del 15%. La resa max delle uve in vino, comunque, non deve superare il 70% al primo travaso e il 65% dopo l’invecchiamento.

Denominazione di origine controllata e garantita
Data: 11 marzo 1993

Ultimo aggiornamento

28 Gennaio 2022, 14:45